In moltissimi mi chiedono consigli su come potersi trasferire negli States; la vertà è che è DIFFICILISSIMO immigrare.
Io credo nel perseverare e nel fatto che i sogni possano trasformarsi in realtà se ci si crede fino in fondo: io per prima continuo ad inseguire i miei… sono buddista, e devo dire che questo aiuta 😉
Per molti “sognatori ad occhi aperti” NYC è la meta del cuore, per la vita.
Devo anche aggiungere però che in tanti, dopo aver fatto una breve esperienza a NYC o aver fatto di tutto per trovare il modo per restare, hanno poi deciso di rinunciare all’idea: “vivere a New York” non è la stessa cosa che “volerci vivere”.
Mi dispiace puntualizzare questo argomento perché, anche alle mie orecchie, quando qualcuno me lo diceva prima che io mi trasferissi qui, risultava “disfattista e negativo”, eppure credetemi: nei fatti c’è anche questo aspetto da tenere in considerazione.
Alcuni nostri amici, dopo esser riusciti ad ottenere un visto e a lavorare a NY, si sono resi conto che questa non era la vita per loro. Qualcuno ha imparato ad amare ancor di più l’Italia ed è ritornato a casa, qualcun altro invece ha deciso di trasferirsi in un’altra zona d’America più tranquilla, per condurre una vita più “a portata d’uomo”.
Amo NYC e mi nutro degli infiniti stimoli che regala, comunque è vero che richiede un’infinita quantità di energie: la vita è carissima e anche solo per “sopravvivere” ci si deve “rimboccare le maniche“.
PRO: c’è sempre spazio per idee nuove e creative, il talento e la perseveranza vengono premiati, la meritocrazia vince, ci si può nutrire di tantissimi stimoli
CONTRO: stress, precarietà, richiede tantissime energie, si viene sempre spronati a dare di più vista l’altissima competizione, costa tutto un occhio della testa, e spesso ci ritrova a non aver tempo per nulla
Prima ancora di pensare a trasferirsi definitivamente, e quindi ad iniziare a preoccuparsi sul MODO in cui poterlo fare, vi suggerisco di richiedere un visto turistico al consolato che vi consenta di vivere a fondo la città per sei mesi.
Da qui è più facile trovare poi un modo per restare e, possedendo un vero e proprio visto, è possibile cambiare il proprio status sul posto.
Diverso invece è l’Esta: trascorso un massimo 90 giorni sul suolo americano, anche solo per iscriversi ad una scuola che vi dia il visto studente è necessario dover rietrare in Italia.
Attenzione alle date, non confondetevi con “tre mesi”: rimanere un giorno in più rispetto a quelli concessi comporta il diventare subito clandestini, con la conseguenza di vedersi rifiutare l’ingresso nel futuro.
Immigrare “in maniera saggia” potrebbe essere quello di iscriversi ad una scuola.
È sempre meglio investire su una professionalità: anche se avete già una formazione italiana nel vostro campo, è sempre utile approfondire l’approccio americano alla stessa materia, per sfruttare al meglio tutte le carte.
Frequentare una scuola poi significa anche poter creare delle relazioni con chi già lavora nel settore che vi potranno tornare utili in futuro: le PR sono state inventate in America e qui funzionano 😉
Frequentare una scuola può essere costoso, è vero, ma considerate che state investendo nel vostro futuro!
Con la crisi economica che si è ripercorsa un po’ su tutti in quest’ultimo anno e mezzo, tantissimi professionisti americani si sono ritrovati senza lavoro e sono tornati a studiare per poter investire nelle future opportunità del mercato. Gli States sono aperti al concetto di studente “maturo”: qui si torna a scuola a qualsiasi età.
Un’altra opportunità è l’internship (attenzione, la parola “stage” utilizzata in Italia qui ha solo il significato di palcoscenico, eheheh!). Probabilmento il modo più facile per fare questo tipo di esperienza è sfruttando le connessioni delle università italiane; andate ad informarvi in segreteria.
Attenzione: non si può immigrare con “lavori normali”.
Perché vi diano un visto, è necessario dimostrare di avere un “talento eccezionale” nel proprio campo e che “l’America avrebbe solo da perderci non facendovi entrare”. Per questo motivo ad esempio nessun ristorante può farvi da sponsor assumendovi come camerieri…
Per poter avere un visto lavorativo è necessario avere uno sponsor.
Lo sponsor deve garantire per voi. È lo sponsor, qualcuno che lavori nel vostro stesso campo, che dovrebbe occuparsi di tutte le pratiche di immigrazione mettendo nero su bianco per quale motivo abbia deciso di assumere proprio voi per le vostre “straordinarie abilità“.
Sul sito ufficiale del Governo potrete trovare TUTTE LE INFORMAZIONI per ogni tipo di visa (visto) disponibile.
Sono tutti “Nonimmigrant visa“, visto per non immigranti, perché si tratta di visti temporanei solitamente rinnovabili.
L’unico modo per evitare il problema sponsor è quello di aprire un’attività commerciale: in questo caso ci sono norme specifiche per chi investe dei soldi sul territorio.
Io per prima ho vissuto questo “dilemma” sulla mia pelle: non mi trovo a New York per caso o per fortuna. L’ho voluto, ho fatto di tutto per ottenerlo e l’ho conquistato: ogni fatica è stata ricompensata 😉
IN BOCCA AL LUPO A TUTTI QUELLI CHE DECIDONO DI PROVARCI!!!!!!!!!!!!!
L’America ha chiuso le porte a tutti. Prendere un visto di lavoro e’ diventato quasi impossibile.
Quest’anno, le domande per I visti di lavoro H-1B sono state 124.000 solo nei primi 5 giorni in cui si potevano presentare.
Il che significa che anche avendo una laurea in uno “specialty occupation”, un datore di lavoro che vi sponsorizzi, e la pazienza di aspettare fino a Ottobre, si ha solo una possibilita’ su due di prendere il visto, in quanto soltanto 65.000 visti H-1B possono essere assegnati ogni anno, e l’immigrazione selezionera’ le domande ricevute in modo casual (Lotteria H-1B).
Purtroppo, la realta’ e’ che il 95% degli Italiani che rappresento prendono la Green Card per matrimonio o i visti temporanei per investimenti.
Un’ altra alternativa e’ il visto O-1 ma bisogna essere molto bravi per ottenerlo (straordinaria abilita’, come lo chiamano loro).
Salve, ho letto l articolo e l’ ho trovato interessantissimo !!
Io da molto, troppo tempo, come altra gente , sogno l’America e per diversi motivi ( Anche per motivi diciamo di coppia che qui in Italia non siam mai mai legalizzati ) ..
Ma è anche una passione mia.
Io tra l’altro qui in Italia tento di fare un lavoro nel campo del fumetto, sono colorista digitale.
Un campo che in America è vastissimo, ma qui in Italia non siamo nemmeno considerati come lavoratori…
Io ora ho 30 anni e in questi anni mi son fatto le ossa come colorista di fumetti, pubblicando anche in edicola…
Ma, come dicevo prima, per lo stato non sono nulla !
In America ovviamente il fumetto, e tutte le arti grafiche, sono cento volte più avanti di noi e credono molto di più in progetti fumettistici ecc..
Sono anche molto appassionato di fotografia e credimi, sono dispostissimo a riprendere gli studi.
Come dicevi nell’articolo : studente “maturo” !
Non parlo benissimo l’inglese ( soprattutto in Americano dove si mangiano ancora di più le lettere eheehh ), ma sarei pronto a fare di tutto.
Con queste premesse c’è anche una minima possibilità per me, a 30 anni, di iscrivermi a qualche corso, scuola, nei settori che ho accennato..
O anche altro, proprio per studiare li dove le scuole sono anche più collegate al mondo del lavoro ?
Spero in una risposta.
grazie mille !
salve Sono un ragazzo di 20 anni sono di origine albanese ed vivo a milano . ho un titolo di studio che ho fatto al mio paese di origine. Dato che è da un pò di tempo che pensavo di trasferirmi a New York come posso iscrivermi in una sucuola americana per andarci in america. grazie
Ciao Benardo, dipende da che tipo di scuola tu ti voglia iscrivere 😉
Ce ne sono tante. Per fare un corso di inglese potresti provare alla Kaplan, ho sentito che in molti si sono trovati bene. Trovi più informazioni qui: http://www.kaplaninternational.com
…in bocca al lupo!!!
ciao, L
Ciao Laura grazie per la tua risposta ma ti volevo chiedere durante la stagione del corso d’inglese con kaplan si puo lavorare e devo pagare tutto quando mi iscrivo perche l’ho visitato il sito e va fino a 5 000 €. Grazie
Buonasera. Sono un ragazzo di 22 anni di Modena laureando in Scienze e Tecnologie alimentari presso l’Ateneo di Parma. Dato che è da un pò di tempo che pensavo di trasferirmi momentaneamente a New York una volta conclusi tutti i miei studi e corsi vari di mio interesse, gradirei cortesemente sapere le seguenti informazioni:
– Come cercare casa (per quanto riguarda il contratto va bene sia d’affitto che d’acquisto);
– Come trovare lavoro;
– Come farsi riconoscere tutti gli studi frequentati (con relativo sistema di conversione) e portati a termine in Italia (quali patente europea del computer, diverse tipologie di corsi di guida, cucina, lingue straniere, ecc… );
– Elenco dei permessi da effettuare per ottenere la cittadinanza americana (green card, patente, ecc…);
– Costo della vita;
– Come aprire un’attività in proprio (con tanto di pratiche burocratiche,notarili, ecc…);
– Sanità (assicurazioni, medici generici di riferimento, ecc…).
Vi ringrazio in anticipo della cortesia concessami. Spero di poter riuscire a ricevere presto delle risposte. Grazie, arrivederci.
Ciao Laura, ho fatto un biglietto di solo andata ma ho notato che forse ci vuole anche quello di ritorno… a te risulta? è necessario avere anche quello di ritorno????
Se non hai la Green Card o se non sei cittadino non è possibile fare un biglietto di sola andata, nel caso te lo lascino fare non ti fanno poi partire dall’aeroporto 😉
Si DEVE fare anche il biglietto di ritorno che abbia una data entro la durata del visto o di 3 mesi al massimo se si parte con l’Esta.
ok grazie mille!!!
Ho letto che ci sono diversi studi legali e avvocati americani che aiutano nelle pratiche di ingresso, visto per lavoro, green card. Anche ad ottenere la cittadinanza degli stati uniti dopo cinque anni di residenza negli stati uniti. Ho visto che eiste lo studio dell’avvocato Rama, vicino a Boston http://www.ramalawus.com/Lo-Studio.aspx
Certo che esistono avvocati e studi legali che assistono nelle pratiche ma nessuno di questi può fare legalmente da sponsor, che è invece la figura chiave di ogni tipo di visto. Nel mio post trovi il link UFFICIALE del governo con tutte le informazioni precise per ogni tipo di visto e quali sono i requisiti richiesti per ogni categoria.
Ogni caso è assolutamente personale e non conosco lo studio da te citato, ma certo, ce ne saranno sempre tantissimi di studi (anche bravi e affidabili) a cui chiedere aiuto in un secondo momento. Stai solo attento a chi ti promette un “visto facile”, spesso ci sono truffe dietro.
Post davvero molto utile. Posso consigliare anche il mio blog? Scrivo spesso anche io di queste tematiche: tornoavivereinamerica.blogspot.it
Grazie
…anche io sono circa un anno che faccio avanti e indietro come te e tra circa un mese arriverà il visto! Io sono in zona Morris County, zona cmq più calma… ma spesso sono a NYC. Comunque bisogna fare enormi sacrifici inizialmente e credo che se non si ha la pazienza di attendere si rischia di tornare indietro… per ottenere un buon risultato, purtroppo bisogna sacrificarsi!
Che Dio ce la mandi buona….
ciao laura e grazie prima di tutto per la gentilezza!forse sono un po’ dura ma non ho ben capito qualcosina sul visto…ho capito bene che per un periodo di tre mesi non ne ho bisogno ma c’è un modo possibile per una ragazza di 20 anni come me di avere questo visto?io mi dovrei laureare anno prossimo e verso giugno vorrei venire a new york per farmi un’idea sul posto!un bacio a tutti coloro che sognano come me!:)
Ciao a tutti ! Sono un avvocato e rappresento Italiani qui a NYC .
http://www.delisolaw.com
ciaooo..sono in italia ma ho uno sponsor in america..come si procede?grazie
Ciao Laura, volevo chiederti una cosa visto che scrivi di aver fatto avanti indietro dall’Italia a NY per un anno e mezzo. 4 giorni fa ho saputo che partirò il 2 settembre per un intership di tre mesi nella Grande Mela! era da molto che volevo fare un’esperienza del genere e mai più avrei pensato che mi avessero chiamata! L’unica cosa che mi preoccupa è che io per vacanza ci sono già stata a giugno per una decina di giorni, dici che potrebbero farmi storie o a loro nn risulta che io ci sono stata 2 mesi fa? grazie, spero che mi potrai rassicurare!
Laura
Ciao Laura,mi potresti dare qualche informazione sulle lotterie per vincere la Green Card? ne ho sentito parlare ma vorrei capire se esiste davvero questa opportunità o se è una leggenda metropolitana.
Grazie in anticipo.
Valentina 🙂
” “viverci” non è la stessa cosa che “volerci vivere”. ”
Questa frase è verissima e l’ho provata anche io…
Se qualcuno pensa di volere vivere a NY , è consigliatissimo fare un’esperienza di tre mesi col visto turistico prima di avviare le procedure per rimanerci!
ps. un abbraccio a Laura!!
Gentilissima come sempre laura grazie per avermi chiarito un pò di cose
Bel post. E utile.
In effetti in tanti blog o forum che ho letto degli Italiani all’estero, alla domanda “…ma come faccio a venire a vivere e a lavorare lì?” la risposta è stata spesso vaga e sicuramente non esaudiente. (ovviamente chi ha un blog non è certo tenuto per forza a dare lezioni d’emigrazione!! 🙂 ci mancherebbe) La questione del tanto bramato Visto poi, per chi non ha mai provato a ragionare concretamente ad emigrare davvero in USA, è poco considerata. E a quanto pare invece è una delle prime cose a cui si deve pensare. :-/ Ho trovato anche dei buoni spunti sul sito del consolato Italiano a NY, riguardo l’opportunità di aprire una attività propria in America. Questo il link: http://www.consnewyork.esteri.it/Consolato_NewYork/Templates/HomePage.aspx?NRMODE=Published&NRNODEGUID=%7bF9F46B3A-911F-4C87-984E-812751E91CDF%7d&NRORIGINALURL=%2fConsolato_NewYork&NRCACHEHINT=NoModifyGuest
Ciao e grazie ancora, Fabio da Bo 🙂
Ho sempre trovato molta confusione nell’informativa riguardante questo argomento che rimane comunque molto impervio. Credo che con pochi passi tu abbia risposto a molti… per quanto mi riguarda hai confermato quello che già sapevo ed è stato utile per rafforzare i nostri intenti… cmq dovrei avere almeno uno “sponsor” che mi attende… 😀 a presto…