Lo scorso martedì sera, 24 giugno, dopo aver cenato da Cubana Café (uno dei miei ristoranti preferiti della zona) sono riuscita a far correre Tilla, Fabio e Luca perchè riuscissimo ad arrivare in tempo da Van Leeuwen per un ottimo sundae prima che chiudesse la gelateria.
Subito dopo aver ordinato, un ragazzo sorridente, abbronzato e coi dread si è girato verso di noi dicendoci «Ciao… Siete italiani?».
Così abbiamo conosciuto Michele Sighel, di Trento. Sono 13 anni che lavora in barca a vela e da due anni è a bordo della Maserati con Giovanni Soldini… Ora a Red Hook in attesa di partire per Capo Lizard con la speranza di battere il record precedente di traversata.
L’Italia è già fuori dai mondiali, tutto il mio tifo lo metto nella vela a questo punto 🙂
A bordo della Maserati (così chiamata anche se ufficialmente registrata come Italia 70 a La Spezia) Michele fa da mangiare e si occupa di tutto il materiale foto e video.
È lui il mediaman che ha documentato, vivendola in prima persona, l’impresa di Giovanni Soldini da New York a San Francisco passando per Capo Horn. Partiti il 31 dicembre 2012 e tagliando il traguardo sotto il Golden Gate il 16 febbraio 2013, hanno battuto il record precedente di 57 giorni sulla Rotta storica dell’oro impiegandone solo 47.
Lo scorso luglio ha preso parte alla 47a edizione della Transpac Race da Los Angeles ad Honolulu, con a bordo anche il presidente della Fiat John Elkann, e a gennaio di quest’anno ha documentato una nuova vittoria: la 14a edizione della Cape2Rio. Nonostante il fortissimo temporale in partenza che ha fatto ritirare dieci barche provocando anche un morto, il team di Maserati sempre capitanato da Giovanni Soldini, e questa volta affiancato anche da Pierre Casiraghi, ha conquistato un nuovo record riuscendo ad arrivare in 10 giorni ed undici ore.
Da Rio de Janeiro Michele è arrivato a NYC a vela passando per la Florida, dove è stata messa a posto la barca, e ora è a Brooklyn in attesa delle condizioni meteo perfette per tentare di battere il record di velocità da ovest ad est del Nord Atlantico.
New York-Lizard Point (UK) è una rotta molto impegnativa e fredda che passa tra gli iceberg di Terranova.
Nel 2003 Mari Cha IV dell’americano Robert Miller (maxi yacht di 140 piedi, interamente in fibra di carbonio, con due alberi di 45 mt. ed un equipaggio di 23 persone) aveva impiegato 6 giorni e 17 ore navigando ad una media di 18,5 nodi. L’ambizione di Giovanni Soldini, che ha fallito il primo tentativo lo scorso anno a causa delle condizioni meteorologiche, è quella di tirare la Maserati (barca di 70 piedi che ha raggiunto anche i 36-38 nodi di velocità) ad una media vicina ai 19 nodi sperando di riuscire anche solo a battere il record di 11 ore.
Stanno tutti aspettando solo le condizioni ottimali per dare il via all’impresa: trepido dall’entusiasmo anch’io!!!
Intanto ho avuto il piacere di salire a bordo della mitica barca, ormeggiata a poco più di un quarto d’ora a piedi da casa mia, e di fare quattro chiacchiere con Michele, fantastico!!!
Michele ha studiato fotografia all’Accademia John Kaverdash di Milano specializzandosi nel bianco e nero, sviluppo e stampa, e ha realizzato la sua prima personale “Alma Rarahmuri” nel Trentino, a Baselga di Piné nel 1997. Allontanatosi dalla sua passione con l’arrivo del digitale, nel 1999 decide di partire in barca a vela ed è proprio in mare che torna a scattare foto.
Molte sono state pubblicate sul libro di Soldini “Sulla rotta dell’oro”, pubblicato da Longanesi, e (se ne avete la possibilità) vi suggerisco di non perdervi quelle che verranno esposte al Festival di Fotografia Internazionale Trentino Immagini da sabato 19 luglio a domenica 31 agosto 2014.
Il Trentino-Alto Adige si trasforma in una grande sede espositiva a cielo aperto, con oltre quindici mostre, sul tema dei conflitti.
Insieme alle foto di grandi autori come Letizia Battaglia, Marco Longari, Massimo Berruti, Alfredo Covino e Giuseppe Chiantera, ci saranno anche quelle di Michele Sighel.
La sua mostra “Rooms” sarà ospitata nella Sala di Corso Roma 25 a Baselga di Piné, Trento.
Sono scatti fotografici della ex prigione di Robben Island, isola sudafricana a dodici chilometri da Cape Town (patrimonio U.N.E.S.C.O. dal 1999), tristemente famosa per aver visto il confino di tanti prigionieri politici in condizioni lontane dalla dignità umana. Tra questi, anche Nelson Mandela vi ha speso più di 18 anni. Ecco che queste stanze (rooms), contenenti anche una settantina di persone, spoglie di letti e sprovviste di acqua calda, diventano protagoniste dei ritratti a testimonianza della lotta per la libertà e la democrazia e del prezzo pagato da chi si è battuto per questa grande causa. Queste celle ne contengono il loro spirito.