Vi parlo spesso della mia carissima amica Francesca, con cui “Vivo New York” da oltre 10 anni. Fotografa e giornalista italiana, ha un modo unico e speciale di cogliere l’anima della città e dei newyorkesi.
Questa sua foto del ponte di Williamsburg, che collega Brooklyn a Manhattan, è stata scelta come finalista del concorso fotografico intitolato “New York Story”. Mi aiutate a farla vincere?
Cliccate subito su oneparkcondosnj.com/en/photo-contest e votate per lei 👍 ❤
Quando ho detto a Francesca che avrei chiesto anche a voi di votare per lei, mi ha detto che le avrebbe fatto piacere ringraziarvi condividendo con voi i suoi dieci posti preferiti… lascio così la parola a lei 😉
Ci sono dei posti a New York e delle esperienze che mi hanno accompagnato nei 22 anni che abito qui e che per me hanno un valore particolare. Questo mese VivereNewYork mi dà la possibilità di ritornarci con voi, i suoi lettori, e io voglio mostrarveli attraverso i miei occhi e la mia macchina.
Questo elenco non ha pretese di essere esaustivo, nasce solo dall’incontro tra me e la New York com’è in questi giorni d’estate. Indico i posto con le lettere perché per me non è una classifica, ma quasi un alfabeto.
Spero che chi è qui ne possa godere, e chi è in Italia faccia un viaggio virtuale.
Se avete voglia di VivereNewYork assieme a me, in questi giorni seguite le Storie di IG per vedere degli update video in tempo reale su questi e altri luoghi in cui mi reco:
a. Il muro di mattoni di Prince Street
La vecchia cattedrale di St. Patrick a Prince Street è circondata da un muro di mattoni rossi che quando venni a New York la prima volta mi pareva l’unico muro riconoscibile ed “europeo”. Scoprii in seguito che fa parte delle location di Mean Streets di Scorsese e che dalla parte di Mulberry street c’è una porta con uno spioncino attraverso cui vedere l’interno del recinto, che ha dentro un antico cimitero.
b. Lo Staten Island Ferry
È un mezzo che prendo di rado, ma che in estate è imbattibile come atmosfera e vista: il colore arancio è in contrasto con il blu dell’acqua della baia di New York e del turchese della Statua della Libertà. Quando ci sono stata l’altro giorno era pieno di turisti, eppure mi ha emozionato moltissimo la vista di Lady Liberty con lo sfondo della città.
c. Il boardwalk di Coney Island
Appare in mille film, campagne pubblicitarie, sessioni fotografiche. Poche spiagge hanno un genius loci distinto come Coney. Ci si arriva rimanendo sulla Q, la F, la N e già questo dà un senso di “destination”. Lì ci sono i famosi hot dog di Nathan’s, ma il mio snack preferito giallo come sole è il mango tagliato a forma di tulipano che vendono le donne per strada.
d. Il ponte di Williamsburg [*NDR: lo stesso della foto in concorso]
Il ponte di Williamsburg è stato per vent’anni il luogo della mia meditazione quotidiana, o perlomeno della passeggiata che mi porta a Manhattan. È il posto in cui d’estate soffia una brezza ristoratrice, e d’inverno la vista dell’acqua e del cielo mitiga il gelo e la malinconia invernali. Per me non c’è camminata più bella, immersi nel rosa.
e. La subway
Questo consiglio potrà stupire. Mi sono resa conto più volte parlando con amici e conoscenti che molti italiani che vengono a New York disdegnano la metropolitana, pensando che sia un sistema obsoleto, secondario, da poveri, sporco e… chi più ne ha più ne metta. Io credo che comprare la Metrocard, la tessera di abbonamento settimanale della subway sia come avere in mano le chiavi della città e che visivamente non ci sia niente di più newyorkese che la fauna che si incontra underground.
f. Il panino di pastrami di Katz’s Deli
Quando qualcuno viene a trovarmi io dico sempre che Katz’s Deli è come il Duomo di Milano, un monumento e un’istituzione. Per questo anche se è un cibo lo inserisco in questo elenco: per me è un’esperienza immersiva. Ricordatevi di conservare il bigliettino che vi danno all’entrata, di mettervi in fila e lasciare uno o due dollari di mancia a chi vi taglia la carne davanti, e di ordinare solo e rigorosamente “Pastrami on rye”.
g. La passeggiata sulla West Side
Non c’è tramonto più bello e golden hour più dorata di quelli che si godono lungo un giro sulla West Side. Dalla 14ma strada in giù c’è la parte cui io sono più affezionata, ma anche salendo o scendendo… La West Side non delude! A un passo dalle viette del West Village e dai locali e ristoranti del Meatpacking, la passeggiata si può fare di corsa o a passo sostenuto, o anche inframmezzarla con soste e pisolini sulle panchine e i prati più belli di Downtown.
h. La street dance
Gli spettacoli più belli a New York sono quelli in cui ci si imbatte per strada. Io ho lavorato per anni con alcuni performer che hanno contribuito a dare forma alla scena della street dance attuale. Che vi imbattiate in loro per strada, generalmente intorno a Times Square o Union Square o su un vagone della metropolitana, fermatevi a osservare: generalmente si tratta di persone che pur molto giovani ballano da anni, a volte anche a livello agonistico o professionale. Non sottovalutate mai uno spettacolo di street dance: può dare un insegnamento sullo stile, la lingua, la popolazione, il senso di showmanship.
i. La High Line
La High Line la vidi quando era ancora un giardino segreto inaccessibile e sospeso. Seguii il procedimento di salvataggio e restauro passo per passo e al tempo ne scrissi in un lungo articolo per un giornale che ora non esiste più, Flair, che potete trovare nel mio sito. Questo per dire che quando vedo la High Line vedo molti periodi stratificati in una foto. Sull’High Line c’è sempre arte, ma la novità di ques’estate è un nuovo spazio espositivo per opere monumentali vicino ad Hudson Yards che si chiama The Plinth.
l. Il mercato delle fattorie di Union Square
Da sempre l’unico posto dove potete conoscere e scambiare due parole con chi ha raccolto poche ore prime i vostri pomodori e la vostra insalata, le mele e l’aglio, i fiori e il basilico che occupano le vostre tavole. Per me fin dal primo anno è sempre stato l’unico posto dove vedere le stagioni attraverso il cibo. Un po’ come il mercato delle Piazze nella mia città natale, Padova (in foto lo stand della fattoria Campo Rosso Farm).