Oggi pomeriggio, approfittando della promozione “Museum on Us” di Bank of America sono stata al Whitney Museum.
Curiosa di vedere la nuova mostra “Wade Guyton OS” aperta lo scorso giovedì 4 ottobre, mi sono appuntata il biglietto-sticker sulla felpa e mi sono direzionata decisa verso l’ingresso del museo.
Ha attutito un po ‘ il mio entusiasmo la voce dell”uomo in divisa all’ingresso: “Non puoi entrare coi fiori!” (un paio di rose ricevute in regalo qualche ora prima).
Disarmata, l’ho guardato con aria interrogativa e, prima che potessi rispondere, una sua collega (donna) è intervenuta per me: “Perché???”.
L’uomo, sempre con fare serio, risponde guardandomi negli occhi: “Come non si può entrare con l’ombrello non si può entrare neppure con le rose“… beh, in effetti non fa una piega ?-)
La donna insiste: “Perché??? Non c’è scritto da nessuna parte che i fiori non sono permessi perciò secondo me può entrare”. I due battibeccano un pochino, l’uomo mi invita a portare le rose al guardaroba e la donna dice: “È da più anni che lavoro qui e quindi decido io: entra pure!”.
Sale la tensione e nel frattempo si è creata un po’ di fila così, nonostante abbia ricevuto l’autorizzazione di lei, dico: “Grazie mille, non voglio che litighiate quindi vado a consegnare le mie rose..”. Non faccio in tempo a finire la frase che l’uomo, come gentile concessione mi sussurra: “Ok, per questa volta ti faccio entrare, ma la prossima…”.
Ringrazio anche se non posso fare a meno di sorridere e immediatamente commento l’accaduto (in sintesi) su Facebook.
All’uscita lo stesso uomo commenta: “Ce l’hai fatta ad uscire senza problemi!”. Io sorrido, ringrazio ancora per avermi gentilmente lasciato entrare e lui aggiunge: “Non si sa mai, avresti potuto usare il gambo delle rose per rovinare i quadri”……….. OOOOOOkay 😀
lol che tipaccio!