Come già vi dicevo, qui è scoppiata la knitting mania… contagiosissima: io ormai sono dipendente!
Ogni tanto qualcuno (uomo o donna), vedendomi lavorare a maglia in metropolinata, mi si siede accanto e sorridendo attacca bottone dopo aver “tirato fuori i ferri del mestiere”. E poi gli americani dicono che i newyorkesi non sono friendly?! 😀
Dario Celli mi prendeva in giro per aver postato una foto della mia prima sciarpa (ha poi fatto la stessa osservazione anche mia suocera) chiamata da me “il mio primo progetto”. Per Dario, questo era simbolo della mia “americanizzazione”; in Italia avrei semplicemente detto che stavo imparando a lavorare a maglia, qui è diventato un project.
Anna Hrachovec è un’artista di Brooklyn che ha creato tenerissimi pupazzetti di lana lavorati coi ferri a doppia punta che espone in allestimenti ad hoc.
Nel 2007 ha fondato Mochimochi Land con l’intenzione di creare una “terra” in cui i giocattoli di maglia e le persone potessero convivere pacificamente con uno spirito di tolleranza 🙂
Ha anche pubblicato due libri con raccolta di foto e modelli delle sue creazioni, che vende anche separatamente e tiene un blog molto originale al quale contribuiscono anche i lettori con le loro bellissime foto.
Le sue piccole creazioni erano in mostra anche da Lion Brand (il negozio della lana tra 5th e 6th avenue della 15th street) quando Cecilia ed io vi eravamo state assieme: meravigliose!!!
Cecilia aveva poi ritrovato le “opere” della stessa artista lo scorso 18 novembre presso la galleria Hanahou a Soho all’interno della mostra intitolata “Gnomes vs. Snowmen: The battle for Mochimochi Land” che aveva aperto il 3 novembre. Queste qui sotto sono le foto scattate da Cecilia, ne trovate altre anche qui.
Il 9 dicembre inaugurerà la sua nuova mostra “Luv-able+Hug-able” presso la stessa galleria Hanahou, al 611 di Broadway nella suite 730 (tra Houston e Bleecker street).
Domani invece, giovedì 1 dicembre alle 18 alle 21, ci sarà l’Opening Party. Per parteciparvi è sufficiente inviare un’email di conferma a info@galleryhanahou.com.
Io domani finirò di lavorare tardi, ma spero comunque di fare in tempo a passare… altrimenti ci tornerò poi una volta aperta!!! 🙂
Sorrido…
🙂
Anche questa è una piccola dimostrazione di rispetto e civiltà. Quì in Italia chi lavora ai ferri, all’uncinetto o ad altri “project” simili, viene in molte circostanze etichettato come antiquato e poco “cool”. Vederlo fare in metropolitana poi, non ti esenta da sorrisetti ironici e sarcastici. Negli Stati Uniti ne viene fuori una mostra ! E poi ci chiedono “ma perchè amate così tanto gli USA?” . E vedi un pò tu…..!!!!!