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7 Commenti

  1. essere seduti a Times Square, vedere in diretta Anna Bolena di Doninzetti e poi incontrare Dario Celli…QUESTA E’ NY!

  2. Sig. Celli, grazie di cuore perchè in 80 delle sue 108 cose mi sono ritrovata in pieno, commuovendomi su alcune…….
    Thanks.

  3. Già.
    Mi ricorda cosa scrissero nel 1967 i ragazzi della Scuola di Barbiana di don Milani:
    “Quell’estate ero stato a Grenoble a lavar piatti in una trattoria. M’ero trovato subito a mio agio. Negli ostelli avevo comunicato con ragazzi d’Europa e d’Africa.
    Ero tornato deciso a imparare lingue a tutto spiano. Molte lingue male piuttosto che una bene. Pur di poter comunicare con tutti, conoscere uomini e problemi nuovi, ridere dei sacri confini delle patrie”.

    E allora guàrdati questo, e ridiamo dei sacri confini delle patrie…
    http://www.youtube.com/watch?v=Us-TVg40ExM&feature=player_embedded

  4. La madre di un soldato americano morto, che coi suoi attempati “colleghi”, manifestava contro la guerra in Afganistan in zona Rockfeller Centre. “I’m an italian turist”, le ho risposto sorridendo e ritirando il suo opuscolo “and I don’t speak very well English”. Invece siamo riusciti a parlare ugualmente sulla guerra (contro la guerra) per 1/4 d’ora. Forse le buone intenzioni o la pietà umana , non hanno confini.

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