È passata un po’ più di una settimana ormai e vista la non risposta da parte della redazione della rivista GEO, ho deciso di fare la mia smentita qui, sul mio blog, visto che la cosa più importante per me è il rapporto che io ho con VOI.
Continuo a ricevere vostre email di solidarietà e di supporto ma anche di interrogativi a cui purtroppo non so bene come rispondere.
Ecco in breve quel che è successo per aggiornare chi non fosse ancora al corrente dell’accaduto.
Domenica scorsa un’amica mi ha mandato un’email dopo aver letto un “mio” intervento su GEO 😕 (?!?!)
Sorpresa e incuriosita le ho chiesto che cosa le avesse fatto pensare si trattasse proprio di me, vista la mia totale estraneità alla cosa, e di fronte alla lettera sono rimasta di ghiaccio:
“Mi chiamo Laura e sono una vostra affezionata lettrice. Ho letto con grande attenzione il reportage di Geo su New York, la mia città. Sono arrivata qui dall’Italia con mio marito nel 2007 e ci viviamo benissimo. Io ho fondato un blog sulla Grande Mela (VivereNewYork) e lui ha aperto un locale vicino casa, a Brooklyn. Ho trovato azzeccata la vostra scelta di raccontare questo quartiere, ricco di fascino. È un peccato che molti italiani (che dicono di “conoscere l’America” solo per aver passato qualche giorno a Manhattan!) limitino le loro visite all’Empire State Building, Times Square, Broadway, Soho e ai musei dell’Upper East Side.
lau4it@gmail.com”
Qualcuno si è spacciato per me (firmandosi addirittura con la mia email) utilizzando informazioni pubbliche presenti su questo blog 🙁
Forse è stato fatto “in buona fede” credendo in questo modo di farmi pubblicità su una testata nazionale, ma appropriarsi dell’identità di altri è reato.
Dal contenuto della mia “presunta lettera” poi, seppure piuttosto generico, traspare un giudizio negativo sull’atteggiamento di molti italiani in vacanza che io non mi permetterei mai di dare!
Per fortuna in tanti mi avete detto che proprio dallo stile della lettera è chiarissimo che si tratta di un falso, e questo mi ha fatto tirare un sospiro di sollievo.
Qualcuno della redazione aveva risposto alla mia prima email di indignazione scusandosi per l’accaduto, ma alla mia richiesta di una smentita non sono più stata considerata, forse perché una volta “chiarito il malinteso” questa non sembra essere la priorità di nessuno… tranne che la mia.
Eccovi dunque la mia SMENTITA UFFICIALE: non ho mai scritto io questa lettera.
Grazie a tutti per il supporto che mi avete mostrato e continuate a darmi. GRAZIE DI CUORE!!!!!
Arrivo tardi… (Come sempre?)
E’ vero, esiste l’Ordine dei Giornalisti, ma in questo caso non sarebbe servito, o meglio, non c’entra.
All’Ordine ci si appella nel caso in cui in un ARTICOLO SCRITTO DA UN GIORNALISTA ci si senta diffamati e si chiede di punire il responsabile dal punto di vista deontologico. In questo caso, però, la richiesta all’Ordine normalmente è contemporanea all’eventuale processo penale per “diffamazione”.
Qui il caso è diverso, perché è stata pubblicata una lettera, nella rubrica delle lettere e non un articolo giornalistico.
Certo, è una seccatura.
E, certo, il mondo è pieno di matti…
d.
Grazie mille di cuore a tutti voi che mi siete stati vicini in tutto questo, coi vostri commenti e con tutte le vostre email.
La verità è che alla fine, con ESTREMO SCONCERTO, ho scoperto che il vero mittente della lettera è una persona che conosco 🙁
Ha sbagliato, e spero l’abbia capito. Se io andassi avanti con la denuncia potrei danneggiare seriamente questa persona e non mi sento di farlo.
In fondo cercavo solo la verità (che ho scoperto a malincuore) e che voi sapeste che questa lettera non mi appartiene, e questo ora è chiaro.
GRAZIE DI TUTTO!!!!!!
Dolce e cara Laura, non preoccuparti piú di tanto. La tua semplicitá e la tua delicatezza d`animo fanno di ogni tua parola una proiezione dei tuoi sogni che diventano nostri. Io, per il mio lavoro, ho sempre a che fare con persone che vogliono appropriarsi della vita altrui e delle emozioni riflesse senza fare un piccolo sforzo per entrare con coraggio dentro la propria esistenza. Sei generosa e piena di vita, quella vita che a volte la gente inventa di vivere. Baci sul cuore Mafalda Minnozzi by Sao Paulo (Brasil)
Continua per la tua strada e lascia perdere. …….come diceva un detto la mamma dell’imbecille e’ sempre incinta……..a presto il 31 maggio si avvicina
uh laura noin sapevo nulla,ma chiunque sia stato come si è permesso…sono con te e sono d’accordo sul fatto che tu non avresti mai detto una cosa del genere sugli italiani…figuriamoci,non è il tuo modo di esprimerti…kiss
Coraggio Laura! e non preoccuparti, hai il supporto di tutti noi!
Da giornalista quale sono mi spiace però che una rivista come Geo non dia spazio (GIUSTIFICATO!!!) alla tua smentita. Una leggerezza che non fa loro onore!
Un abbraccio,
Ilaria
Cara Laura, come ti ho scritto sulla pagina FB, questo tizio o tizia è un cretino patentato. Scrive cose generiche e si vede lontano anni luce che non sei tu….onestamente mi viene da dire che sia anche piccolo di età per come esprime i concetti. Cmq, GEO essendo una rivista a tiratura nazionale, ha commesso una leggerezza a pubblicare senza appurare chi fosse realmente l’autore della missiva, e per questo gli farei una bella lettera raccomandata A/R scritta da un legale, vedi come ti rispondono poi…..giusto per dare il segnale che in questo paese la si deve piantare di fare cose fuorilegge e pensare di passarla liscia!! Il mio sempre totale e incodizionato appoggio!! Un abbraccio, Gianluca
SOLIDARIZZO ANCHE IO DALL’ITALIA 🙂
IN PARTENZA DOMANI PER QUALCHE GIORNO NELLA GRANDE MELA, HO LETTO PER QUALCHE MESE IL TUO BLOG! TI FACCIO I MIEI COMPLIMENTI PER L’ENTUSIASMO CHE TRASMETTI!
Mi spiace davvero cara Laura, dev’essere una sensazione bruttissima quando “ti rubano” l’identità! Io ti seguo sempre con tanto interesse, sia qui che su FB e sappi che hai tutta la mia solidarietà.
PS: delusa da GEO! Mi piace molto come rivista e avevo letto l’articolo dedicato alla Grande Mela. Certo – loro non ce ne possono granché, però almeno una rettifica ufficiale ci starebbe tutta!!!!
Esiste un Ordine dei Giornalisti. Si può fare una semplice lettera scrivendo “Lettera esposto” in testa a tutto. Va indirizzata all’Ordine Regionale presso cui è registrata la testata o presso cui è iscritto il Direttore responsabile (se l’esposto è specificamente rivolto verso il direttore). In un caso come questo la rettifica è d’obbligo, non si può derogare. Resta un po’ misterioso il “movente” di un tale scherzo e sinceramente posso capire i colleghi che hanno preso la lettera per buona, fra l’altro vi si esprimeva una semplice opinione non era una “notizia” da verificare. Ciò non toglie che, per rimediare al falso, la rettifica sia doverosa nei confronti della vera Laura e dei lettori.
Per quanto mi riguarda, anche se ti ho conosciuto poco, per me sei parte della famiglia e la persona idolo che è riuscita a realizzare un sogno che condivido!
Daniele ps1 e altri posti…estate 2010