Ero stata sulla terrazza del Metropolitan Museum la prima volta tre anni fa, sotto suggerimento della mia amica Francesca: da allora è uno dei miei posti preferiti per l’aperitivo estivo.
Lo scorso settembre avevo scelto proprio questa location per festeggiare i primi 7.000 fan su Facebook e la serata era stata strepitosa (grazie ancora a tutti i presenti!!!).
Oggi ci sono tornata con Luca, i miei cognati in visita da San Francisco e i loro amici Sara (che in realtà ha lanciato l’idea) e Marco.
La vista del parco e dello skyline tutto attorno è fantastica, l’installazione artistica di quest’anno è… particolare.
È stata realizzata dall’artista pakistano Imran Qureshi, conosciuto per il suo unicissimo stile di combinare motivi, simbolismo e tecnica ornamentale tipici dell’arte islamica secondo un approccio concettuale moderno.
Sul pavimento della terrazza a prima vista di colgono delle grosse chiazze rosse, che richiamano alla mente il colore del sangue… Ed infatti questa è la risposta emotiva dell’artista alla violenza degli ultimi decenni.
Guardano meglio le “macchie”, compaiono invece delle miniature della corte mongola: immagini armoniche di petali e foglie che rappresentano la speranza di un futuro di pace.
Il tema della tragedia e della rinascita è molto caro ad Imran Qureshi e ben risponde anche alle emozioni che hanno seguito l’attacco di Boston.
Nel creare questo spazio d’arte, calpestabile (!), sulla terrazza, c’è anche la volontà di sensibilizzare l’individuo e il cittadino verso un ruolo più responsabile verso la comunità.
Il verde del parco sottostante e la città in lontanza aiutano a trovare una dimensione di pace e di equilibrio.
La terrazza è aperta (tempo permettendo) fino al 3 novembre e vi consiglio vivamente l’aperitivo al tramonto: venerdì e sabato quando il museo chiude alle 21 (viene chiesto di lasciare il Roof verso le 20.30). Dal martedì al giovedì e la domenica il Met chiude alle 17.30… e ricordatevi che dal primo luglio sarà aperto anche di lunedì 😉