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Times Square: la caotica piazza dei turisti
Abbiamo appena lasciato Union Square alle spalle con un quesito irrisolto: cosa simboleggiano i 14 numeri in continuo scorrimento situati sull’edificio tra 4th Avenue e 14th Street?
Si tratta dell’opera d’arte pubblica chiamata “The Passage” che funziona da metronomo: le prime sette cifre indicano l’ora, i minuti, i secondi e i decimi di secondo, le seconde ci ricordano quante ore, minuti, secondi e decimo di secondo mancano al giorno successivo.
Allora, proprio prima che scenda la notte, lasciamo alle spalle il vibe (l’atmosfera) della piazza dei newyorkesi e proseguiamo in metro fino alla caotica Times Square: il posto più instagrammato al mondo – dai turisti – e più evitato dai newyorkesi… ad eccezione della mia amica Donatella (autrice insieme a Tilla e me di VivereNY) che è l’unica persona che continui ad amarla nonostante ci vivi da 5 anni. L’eccezione conferma sempre la regola!
Una volta la piazza si chiamava Longacre Square; fu ribattezzata Times Square nel 1904, con l’arrivo della sede del Times.
Da qui passano le linee N, Q, R, S, W, 1, 2, 3 e 7, e un passaggio sotterraneo collega anche alle linee A, C, ed E. Con le sue dodici linee di metropolitana svolge un ruolo cruciale per tantissimi pendolari che, volenti o nolenti, si ritrovano a zigzagare tra i turisti per andare al lavoro.
In stazione c’è un continuo formicolio di gente: si possono notare le frenetiche scie dei lavoratori che superano infastiditi chiunque si guardi distrattamente in giro per capire in quale direzione andare. Nei corridoi più larghi si esibiscono artisti di strada, c’è sempre il banchetto di qualche predicatore (da Scientology ai Testimoni di Geova) ed è facile vedere senza tetto frugare tra i cestini della spazzatura…
Usciti in strada per la prima volta è impossibile non rimanere a bocca aperta e paralizzati dal frastuono di clacson e voci e dalle luci dei grandi schermi che si estendono fino al cielo. Ci si sente quasi mancare l’aria. Proprio qui da qualche anno si celebra l’arrivo dell’estate con Yoga Solstice, invitando tutti i praticanti di yoga a seguire lezioni gratuite nella piazza più affollata della città. È facile trovare la pace interiore in luoghi ameni e lontani da tutto: NYC vi sfida a farlo nel caos più totale.
Per i newyorkesi che devono arrivare in ufficio, camminare per queste strade è un incubo visto che tutti i giorni devono dribblare Elmo, Statue della Libertà viventi, vari personaggi della Disney, hostess che distribuiscono volantini per andare a Broadway, comici che attaccano bottone con l’intento di portare pubblico al loro spettacolo, decine di turisti in posa davanti ad una delle telecamere che proietta il loro fermo immagine sul mega schermo di fronte, o chi si ferma a scattare foto al naked cowboy (o le sue numerose versioni al femminile) che domina le scene di Times Square dalla fine degli anni ’90…
Dei vecchi sexy shop, cinema porno, strip club, peep shows, prostitute, droga e crimine rimane solo qualche traccia, per lo più nascosta agli occhi incantati dei turisti. Se ricordate, in “Taxi Driver” (1976) sia i turisti che i locali evitavano di passare per Times Square perché considerato uno dei quartieri più pericolosi!
Un ricordo romantico invece è quello del bacio spontaneo tra un marinaio ed un’infermiera alla notizia della fine della guerra tra America e Giappone e colto dal fotografo Alfred Eisenstaedt il 14 agosto 1945 e pubblicato nello stesso anno dalla rivista Life. Ogni cinque anni ancora si celebra la vittoria dell’amore sulla cupezza della guerra con un bacio collettivo davanti alla riproduzione gigante della famosa immagine.
Oggi si rimane incantati dalle insegne luminose e dalla sfera di cristallo simbolo del capodanno newyorkese. È la patria dei magnifici spettacoli di Broadway – si chiama Distretto del Teatro fin dai primi del Novecento – e sotto le scalinate rosse è possibile comprare biglietti scontati anche del 50% da TKTS nel caso si volesse andare a teatro la stessa sera. Ci sono tantissime scuole di danza e di teatro così come il Drama Bookshop, una delle librerie più fornite di copioni teatrali e manuali per lo spettacolo.
Tra 45th e 46th Street e Broadway, c’è un’altra istallazione pubblica. È quasi impossibile notarla, eppure, dalle grate del marciapiede fioriscono voci. Vi lascio in silenzio ad ascoltarle e vi racconterò meglio di cosa si tratta nel prossimo articolo.