Grazie all’invito della mia amica Tess, mercoledì 19 dicembre sono finalmente andata a vedere Elf, il musical.
Sebbene sia considerato un classico del Natale newyorkese, confesso di essere stata sempre molto scettica a riguardo e mi sono dovuta ricredere.
Pur trattandosi di una trama piuttosto semplice, non solo riesce a non scadere nel banale ma strappa un sorriso a TUTTI, spesso anche grazie all’umorismo pungente tipico dei newyorkesi, e riscalda i cuori degli spettatori con un puro e vero spirito natalizio.
La storia è quella di Buddy: bambino rimasto orfano appena nato, viene portato per sbaglio al Polo Nord da Babbo Natale e cresciuto dagli elfi finché, a trentanni, non scopre la tremenda verità di essere umano. Deciso ad incontrare il vero padre e a ricongiungersi con la sua nuova famiglia (il padre ha una moglie e un altro figlio), dovrà fare i conti con New York e il suo quasi inesistente spirito natalizio.
Al di là dei meravigliosi costumi, delle musiche e dei numeri ballati, anche le scenografie sono mozzafiato. Ambientato per lo più a New York, porta in scena tutti i luoghi più caratteristici della città, dall’Empire State Building al Santa’s Land all’interno di Macy’s, dalla pista di pattinaggio del Rockefell Center (riprodotta alla perfezione sul palcoscenico, su cui addirittura PATTINANO i ballerini!!!) alla magia di Central Park.
Se si ha una buona padronanza dell’inglese poi e si è a conoscenza di usi e costumi locali si beneficia anche di un’ulteriore umorismo delle battute.
Visto il “dilemma esistenziale sulla pizza” spiegato proprio di recente per Vanity Fair, sono letteralmente scoppiata a ridere di fronte alla descrizione di babbo natale su New York come “la città in cui ci sono una trentina circa di Ray’s Pizza, tutte che dichiarano essere l’originale nonostante l’unica autentica sia quella tra 11th Street e 6th Avenue”…!!!
È vero che si legge ovunque la scritta “Original Ray’s Pizza”; tant’è che a Brooklyn hanno pure aperto “Not Ray’s Pizza” 😀
Altro momento che provoca la risata del pubblico è l’apertura sul ristorante cinese in cui tutti i babbi natale si ritrovano a mangiare dopo la consegna regali…
Tra battute e momenti di tenerezza, in alcuni momenti sono stata colpita da brividi di emozione (grazie anche alla straordinaria bravura di Beth Leavel, nel ruolo della moglie del padre, e del bimbo Mitchell Sink).
All’uscita da teatro tutti avevamo stampato in faccia quel sorrisetto di festa, di affetto, di amore…. di Natale.
Elf, The Musical sarà in scena solo fino al 6 gennaio, avete ancora tempo per vederlo 😉