Per una curiosa coincidenza, lo scorso mese nello studio più grande “di” VivereNewYork, prima ha soggiornato una meravigliosa coppia che ha scelto il Brooklyn Bridge Park come scenario in cui rinnovare la loro promessa di matrimonio, e subito dopo vi hanno alloggiato Giovanni e Paola: pronti a sposarsi dopo sedici anni di convivenza!
Ho avuto il piacere di condividere la gioia e l’emozione di entrambe le coppie.
Eccovi l’esperienza raccontata da Giovanni, che si è studiato alla perfezione come procedere una volta a NYC per potersi sposare senza l’aiuto di alcun intermediario (grandissimo!!!).
In tutto questo Paola, sorridente e confidente nell’ormai prossimo marito, ha imparato a dire “YES” alla perfezione, tanto da sembrare americana 🙂
Lascio la parola a Giovanni.
” Eccoci qua, di rientro dalla nostra terza esperienza newyorkese.
Questa volta Paola ed io abbiamo deciso di vivere una avventura emozionante….. sposarci. Forse dopo sedici anni di convivenza era ora.
Debbo dire che siamo partiti con l’idea ed organizzati per farlo, ma non convinti della riuscita.
Fortunatamente non è stato difficile: scrivetemi pure via email a ilcapo@live.com nel caso voleste vivere le stesse emozioni e aveste bisogno di un aiuto su tutte le pratiche da fare.
Nella città di New York esiste un municipio in ciascun quartiere: Manhattan, Brooklyn, Bronx, Queens e Staten Island.
Considerato che avevamo affittato la stanza a Brooklyn, abbiamo scelto il municipio che si trova in quella zona: a cinquecento metri da casa.
Il giorno 31 marzo, ventiquattro ore dopo la richiesta della licenza matrimoniale, avremmo potuto coronare il nostro desiderio, serviva solo la presenza di un testimone.
Mentre eravamo in attesa del nostro momento, nella sala è apparsa Laura, la fatina di New York o se volete chiamatela Campanellino/Trilly che, correndo da una parte all’altra della città, ci ha onorato della sua presenza emozionantissima (forse più di noi!!!!!) per farci da testimone.
È stata una grande ed insolita emozione, sicuramente al di fuori dei canoni italiani, in quanto eravamo da “soli” e la cosa se vogliamo definirla divertente è stato recarsi a piedi da casa sino al city clerck (municipio) per la cerimonia.
La presenza di Laura è stata per noi importantissima, è stato come avere un familiare vicino, una persona gentile, intraprendente, dolcissima, disponibilissima e ci vorrebbero molti e molti aggettivi per poterla definire e, non finiremo mai di ringraziarla.
Un caro ed affettuoso saluto a lei, al marito Luca ed a tutto lo staff della pizzeria SOTTOCASA.
Paola e Giovanni”