La prima volta che avevo sentito parlare di Cronut era stato in un tweet di “Parole di Zucchero“:
Va a ruba il nuovo Cronut, croissant fritto come un donut da Ansel Bakery di #newyork @VivereNewYork @donnaconfuso lo avete gia’ provato?
— Parole Di Zucchero (@parolezucchero) June 26, 2013
Era il 26 giugno, e da li a poco il cronut sarebbe comparso, insieme alla Dominique Ansel Bakery, un po’ su tutti i giornali e blog locali.
Non perdendo mai occasione di assaggiare una nuova leccornia, avevo dato appuntamento a Clio alle 9am in pasticceria per salutarla prima che partisse per l’Italia…
Mai ci saremmo immaginate di dover fare la fila per mezz’ora prima di sentirci dire, arrivato il nostro turno ad ordinare, che i cronut erano stati completamente esauriti almeno un’ora prima!!!
Quasi un mese dopo, approfittando del fatto che Clio fosse tornata a New York, avevamo deciso di riprovarci.
Questa volta ci eravamo date appuntamento alle 8, pensando fosse “abbastanza presto” e che l’entusiasmo per la novità fosse un po’ scemato…
Di fronte ad una fila lunga più di due isolati abbiamo desistito anche solo dal provare a metterci in coda per poi probabilmente trovarci nuovamente davanti al tutto esaurito.
Invece di abbandonare completamente l’idea del cronut, abbiamo deciso di fare due passi in più fino alla mia pasticceria francese preferita e la nostra intuizione si è rivelata azzeccata.
Dal 189 di Spring Street, svoltando a sinistra su W Broadway e attraversando sia Houston che Bleecker Street, ci siamo trovati al 552 di LaGuardia Place.
Da Mille Feuille abbiamo trovato i cronut, qui chiamati French Donut: straordinari!!!
Si tratta di pasta sfoglia a forma di donut, quindi di ciambella col buco, prima cotta al forno, poi fritta e ripiena ai mirtilli, alla mela o alla cioccolata.
Costano $5 l’uno (più le tasse) e, considerando sono piuttosto piccoli, non sono decisamente a buon mercato… vale comunque la pena di provarli almeno una volta.
Per la cronaca: martedì scorso, uscendo dalla mia lezione di acting alle 6.30 di mattina, avevo deciso di provare ad andare da Dominique Ansel giusto per poter fare un adeguato paragone.