Come quasi ogni weekend, Fabio ed io (con Guenda e Theo ovviamente! 🙂 ) andiamo a fare la spesa di frutta e verdura nei mercatini dei contadini locali che si trovano in alcune piazze di NY.
Molti penseranno, come anch’io del resto prima d’arrivare nella grande mela, che i mercati biologici siano piĂą comuni in europa, o in una piccola cittĂ piuttosto che una metropoli come Manhattan. Riesce difficile immaginare infatti, una cittĂ rumorosa e moderna come NY con le sue piazze ( che poi in realtĂ piazze non sono – l’unica è Union Square – ) piene di bancarelle con i rispettivi farmers che vendono i propri prodotti locali direttamente ai newyorkesi.
Ed invece questo capita davvero; noi l’abbiamo scoperto nel 2013 non appena ci siamo trasferiti dall’Italia e devo ammettere che questa sorpresa mi ha fatto amare ancora di più questa città . 🙂
Uno dei mercati più famosi, situato in uno dei più grandi spazi pubblici della città , è sicuramente quello di Union Square Greenmarket.
Questo bellissimo mercato venne inaugurato nel 1976 da pochissimi agricoltori che, con il passare degli anni, divennero sempre piĂą numerosi; diedero vita di fatti ad un immancabile ed oggi molto rinomato mercato biologico cittadino.
In alta stagione esso ha 140 agricoltori regionali e come mercato di punta ha centinaia di varietà di prodotti tra cui scegliere durante ogni stagione. Si possono trovare frutta e verdure fresche appena colte, formaggi , pane artigianale, sottaceti, marmellate , miele, sidro, sciroppo d’acero…insomma, di tutto e di più.
Quando ti ritrovi in mezzo all’ Union Square Greenmarket non ti sembra d’essere nella città più frenetica del mondo ma anzi, si respira un’aria da piazza europea. Qui puoi trovare il tempo di chiaccherare con gli agricoltori, conoscere come coltivano i loro prodotti e imparare la stagionalità di frutta e verdura.
L’ Union Square Greenmarket è aperto il lunedì, mercoledì, venerdì e sabato dalle ore 08:00 alle 18:00.
Ci sono molti mercati bellissimi anche a Brooklyn. Ed è proprio dove andiamo sempre noi visto che abitiamo a Boerum Hill, lo stesso quartiere carinissimo di Brookyn dove vivono Laura e Luca. Infatti erano stati proprio loro a consigliarci ed ad aiutarci a trovare casa qui.
Se prima vi avevo detto che amo NYC beh…in Brooklyn ho trovato la mia dimensione e credo che difficilmente tornerei a vivere in Manhattan.
Sono cresciuta a Barolo, ( piccolo paese nel cuore delle Langhe e molto famoso per il vino a cui dà il nome ), e da brava ragazza di campagna ho bisogno di ritmi più tranquilli e spazi a grandezza d’uomo. Ma di questo ve ne parlerò sicuramente nell’articolo su Boerum Hill.
Domenica 25 ottobre siamo andati al mercato di Park Slope.
Park Slope market è aperto la domenica dalle ore 10:00 alle 16:00 e il mercoledì dalle 15:00 alle 19:00.
La curiosità del mercoledì è che suonano piccoli gruppi musicali proprio accanto al mercato. Carino no? 🙂
Anche i cani possono entrare ovviamente! 🙂
Ogni bancarella ha un proprio cartellino esplicativo ( come questo di Bread Alone )
Abbiamo scoperto Bread Alone a Woodstock dove Fabio aveva comprato del buonissimo pane ai cereali e delle brioches. Questa panetteria ha una storia davvero carina secondo me e utilizza solo farine e prodotti biologici.
Ha diversi punti vendita nello stato di NY ma nella Big Apple lo potete trovare solo nei vari mercati.
Quello che mi ha colpito di loro è che usano pochi e buoni ingredienti per fare il pane, come dovrebbe essere e come noi italiani siamo abituati. Purtroppo qui in america (specialmente il pane confezionato o i crakers ) hanno “mille schifezze” dentro come lo zucchero di canna.
Trovo sia una cosa bellissima conoscere personalmente chi produce i propri prodotti!Â
Eccovi qui la mappa dei bellissimi e genuini mercati di NYC. Io l’ho stampata e appesa sul frigo. 🙂
Molti potranno dire che questi mercati sono troppo cari… è vero non sono il posto più economico dove fare la spesa a NY ma forse bisogna chiedersi come mai invece in alcuni supermercati il cibo costi così poco…
Io preferisco mangiare cibo di qualitĂ ( locale, biologico, e conoscere come viene coltivato ma soprattutto le stagionalitĂ dei prodotti ) e fare, piuttosto delle piccole rinunce per altre cose meno importanti.