Ormai dovreste aver capito che sono cioccolata-dipendente, e in questa “casistica” non poteva mancare la NUTELLA-dipendenza.
Da quando ci siamo trasferiti qui, abbiamo ricreato punti riferimento basati anche sulle nostre abitudini italiane perché se da una parte è bello e stimolante scoprire una nuova cultura e cibi differenti, dall’altra è sempre confortante potersi “rifugiare” nelle proprie tradizioni per sentirsi a casa anche dall’altra parte dell’oceano.
Luca è un ottimo cuoco, e quando vogliamo mangiare italiano cucina lui per me. Anch’io so cucinarmi un piatto di pasta ovviamente, ma Luca la pasta la fa a mano (la mia preferita è quella con la farina di castagne) e io… “muoio”!
Fare in casa una crema alle nocciole come la Nutella sarebbe folle, così ovviamente l’abbiamo comperata.
I bambini americani crescono a “peanut butter-jelly sandwich” (fetta di pane con burro di noccioline e una specie di marmellata, tipo quelle confezionate in mono porzioni che da noi di solito si trovano negli alberghi alla mattina), e nessuno è particolarmente attratto dalla Nutella, ma tra gli scaffali di qualsiasi supermercato è sempre possibile trovarla.
Com’è possibile che gli americani preferiscano Peanut Butter alla Nutella???
Elementare Watson: la Nutella che vendono nei supermercati è fatta in Canada (lo vedete dalla scritta sopra la F di Facebook nella foto qui sotto)!!!
È sempre Nutella Ferrero, ma la sede nord-americana probabilmente non utilizza tutti gli ingredienti italiani come quella in Piemonte…
La Nutella canadese ha un gusto un po’ più “oleoso”, dolciastro e meno intenso; difficile da descrivere, ma fidatevi: è tutta un’altra cosa!!!!
Per fortuna esiste anche a NY la Nutella VERA, importata dall’Italia, e la si trova nei negozi specializzati tipo “Buona Italia” (all’interno del Chelsea Market) o nei piccoli alimentari che ancora esistono nei vari quartieri italiani. Tra questi: Di Palo’s (al Little Italy di Manhattan), La Bella Market (sia a Dyker Heights, Brooklyn, che a Staten Island), D&F , Dave&Tony o Sorriso ad Astoria, Queens.
Come distinguerla dal “falso” canadese?
Il barattolo di quella italiana è SEMPRE DI VETRO. Se state per comprare un barattolino di plastica state prendendo quella canandese!
E poi l’etichetta: su quella “locale”, tutte le scritte sono in inglese, su quella originale sono in italiano (ovvio 😉 ).
Ho fatto fare la “prova del cucchiaino” anche a Chris, un mio caro amico americano, che pur ad occhi chiusi ha riconosciuto la NOSTRA nutella: anche lui si è dovuto arrendere all’evidenza. VIVA LA NUTELLA ITALIANA!!!!
hihihihihihi!!! Lo so, l’idea è stata super… e poi, anche se il barattolo da 5kg mi è durato poco più di 2 settimane, ho sempre in cantina il contenitore 🙂
È stata un’idea di MaryJ. Lei mi ha scattato una foto mentre pulivo con il dito quel che rimaneva del guacamole (che io adoro), e poi ha chiesto al suo amico fotografo, Andrea, di modificare prima quell’immagine e poi quella della nutella… stupendo!
Mai e poi mai mi sarei aspettata una cosa del genere!!!
I regali sono stati: barattolo di nutella gigante con la mia foto, ricettario nutella, la macchina per fare il gelato e dei cuori da appendere per “proteggere gli innamorati”……… serata FANTASTICA!!!!! 🙂 sono ancora riconoscente!
Fantastica la Giromella!!!!!!!!
Si’ ho fatto la prova con tutte e due “side by side” ed é stato chiaro che la nutella italiana é piu’ denso con piu’ gusto di nocciola, chiaramente superiore.