Domani potrete fare un tuffo nel passato e rivivere emozioni perdute ad Ellis Island!!!
L’autrice di cucina Molly O’Neill, ha viaggiato per tutta America alla scoperta delle ricette tradizionali e caserecce tramandate oralmente dalle prime generazioni di emigranti. Partecipando a tutte le “potluck dinners” (cene in cui ogni ospite porta qualcosa da mangiare), si è fatta affascinare dalle storie che questi piatti nascondono e ha steso un ritratto del “melting-pot” della cucina americana.
Il suo libro “One Big Table: A Portrait of American Cooking” raccoglie più di 20.000 ricette e tra tutte queste, le migliori dieci saranno servite in tavola nell’immenso atrio del museo di Ellis Island.
Domani sera, giovedì 4 novembre, potrete sedervi a tavola nella Hall del museo di Ellis Island e assaporare la storia del cibo che vi viene servito.
Più di 12 milioni di immigranti tra il 1892 e il 1954 sono passati per queste mura, e lì consumavano il loro primo pasto caldo americano. Le loro tradizioni sono state tramandate e custodite fino ad oggi, e questa cena vuole esserne tributo.
L’evento è ospitato dal National Parks of New York Harbor Conservancy per celebrare la diversità della cucina Americana.
Dopo la cena la serata continua con”Stirring the Melting Pot“, una chiaccherata sul tema con gli esperti in campo culinario e storico, che sarà resa ancor più suggestiva dalla lettura di alcuni ricordi degli emigranti.
Costo: $130, che comprende la gita sul traghetto, la cena, il dopo cena e una copia del libro.
Dove: il traghetto parte da Battery Park, al Gangway 5, alle ore 18 e il rientro è previsto a Mangattan per le 20.45.
–> Domenica 7 novembre invece, l’associazione no-profit Save Ellis Island, ospiterà un brunch da $1000 (beneficienza) per raccogliere i fondi per rinnovare l’ospedale dell’isola, ormai in rovina e in disuso da tempo, in cui una volta venivano ricoverati gli emigranti malati al momento del loro sbarco.
anch io ci sono stata e ho un bellissimo video dove si vedono tante cose ,le medicine i vestiti tutte le cose che hanno lasciato i nostri avi mi ricordo un grande vetro con tutte le monete di carta lasciate perchè dovevano cambiare in dollari. un ricordo meraviglioso!!!!! ciao susy
Quando sono stato a NY sono andato a vedere Ellis Island e pensando che li le persone dovevano stare 40 giorni, se gli andava bene, dopo il viaggio in nave stivati come i topi.
Gli ambienti però mi hanno ricordato quelli di un film horror 🙂 e naturalmente ci sono stati non pochi suicidi.
Cmq fa una certa malinconia vedere le valigie di cartone o i cesti di vimini che sono all’ingresso e pensare che noi adesso ci veniamo in vacanza…
@Laura, ciao ho provato a contattarti via mail ma forse mi devi mettere in rubrica 🙂
Ciao