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New York University e Washington Square Park. Tra studenti e… fantasmi!
A febbraio, ci eravamo salutati davanti ammirando il panorama di Manhattan dal rooftop del 230 Fifth Avenue.
Ora proseguiamo nella scoperta della Grande Mela e riprendiamo la metro R o W da 23rd Street verso downtown, scendendo a 8 St- NYU, vorrei farvi esplorare il quartiere di NYU – New York University.
Come parte dell’arte metropolitana, potete notare la serie di 40 mosaici rappresentanti scene di vita del quartiere creati dal newyorkese canadese Tim Snell.
Questi disegni si giustappongono con le vecchie piastrelle dei mosaici vintage presenti in questa stazione che indicano il nome della fermata e ne segnalano l’uscita.
Guardandovi in giro noterete senza dubbio la presenza di molti ragazzi: siamo in uno dei più grandi complessi universitari di New York.
Tra 10th Street e Broadway si trova un condominio a 17 piani chiamato Brittany Hall che offre residenza ad oltre 500 studenti. Costruito nel 1929, divenne subito una delle destinazioni speakeasy più popolari durante l’era del Proibizionismo. Dietro alla libreria della penthouse, oggi trasformata in un’immensa sala studio, si possono ancora vedere i muri finti!
Si dice anche che il palazzo sia infestato dai fantasmi: tra gli spiriti che disturberebbero le tranquille notti degli studenti, si mormora vi sia anche Molly, una bimba di 4 anni che in un lontano passato cadde nella tromba dell’ascensore…
Anche il Washington Square Park, su cui si affacciano gli istituti universitari, ha la fama di essere frequentato dai fantasmi. Al lato nord ovest del parco si trova uno degli olmi più vecchi della città. Secondo gli storici questo olmo sarebbe stato importato dall’Inghilterra e piantato nel 1679. A partire dalla metà dell’Ottocento, ha acquisito il nome di “Hangman’s Elm” – l’olmo dell’impiccato.
A quest’albero sarebbero stati giustiziati traditori, criminali ed assassini del tempo. Se a questo aggiungiamo che nel 1797 il parco era adibito a cimitero pubblico, ecco che le storie spaventose che circolano tra i dormitori trovano facilmente una base storica.
Il parco è noto per il suo meraviglioso e imponente arco che incornicia l’Empire State Building e segna l’inizio di 5th Avenue; fu costruito nel 1889 in occasione del centenario dell’inaugurazione di George Washington.
Su 8th Street potete ammirare magnifiche townhouse le cui stalle una volta si affacciavano al retro delle case. Nel 1950 queste stalle furono convertite in istituti universitari. Sebbene delimitata dai due cancelli, Washington Mews è una piccola stradina tra 8th Street e Waverly Place che collega University Place a 5th Avenue. Entrateci e tornerete indietro nel tempo.
Una storia simile ce l’ha anche MacDougal Alley, a sud del parco. Il piccolo vicolo privato si trova alla fine di MacDougal Street e in questo caso si può solo intravedere dal cancello. Al numero 9 di questo vialetto per un anno, dal 1949 al 1950, vi visse anche Jackson Pollock.
Su MacDougal Street potete sorseggiare un caffé al Caffe Reggio – location anche de “Il Padrino II”- o andare a sentire un concerto al Cafe Wha? – locale in cui ha esordito Bob Dylan e in cui si sono esibiti anche Jimi Hendrix e Bruce Springsteen – oppure potete assistere ad uno spettacolo alla Provincetown Playhouse – teatro aperto nel 1918 in cui si sono esibiti anche Eugen O’Neil e Bette Davis.
In questo questo quartiere si respira la vecchia storia di NYC – dall’essere residenza dei primi schiavi semi liberi d’America ad ospitare Eleanor Roosevelt dopo la morte del marito – e ancora oggi è frequentato da tantissimi artisti e musicisti…
Per ora vi lascio a contemplare le piccole strade tortuose come Minetta Lane – piccoli ruscelli dei primi insediamenti oggi ricoperti da legno e cemento – la prossima volta esploreremo meglio il Greenwich Village partendo dalla prossima fermata metropolitana!