Ho avuto il piacere di conoscere Marta e il suo ragazzo Alessandro qualche settimana fa, durante il loro soggiorno a New York, e sono felice di pubblicarvi il suggerimento di Marta!
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“New York…New York
I want to wake up, in a city that never sleeps (…)
Cosi cantava Sinatra dalla ugola d’oro e cosi canto io quando ripenso alla mia bellissima vacanza made Usa, con la mia ugola che ahimè non si avvicina nemmeno al bronzo…
Cosi però si intitola anche il romanzo di Edward Rutherfurd che ho da poco finito di leggere e che mi ha aiutato ad affrontare la mia vacanza in modo informato e consapevole.
Questa volta mi sono imposta di fare le cose fatte bene, di non approdare nella city bendata della mia palpabile e beata ignoranza e arrivare con un po’ di nozioni storiche pertinenti, giusto per darmi un po’ di smalto.
Purtroppo in casa mi hanno fatto notare che Sex and the City docet ma non basta.
Vi giuro che, determinatissima, ho provato a prendere in mano qualsiasi tipo di faldone con almeno due eventi in croce degni di nota, ma devo essere onesta… appena mi avvicino ad un qualcosa che sembra essere anche solo lontanamente un libro storico mi viene una gran orticaria, finendo per assomigliare terribilmente a maga magò con il morbillo.
Fortunatamente per me, Rutherfurd e il mio mitico papà, conoscendo la sua gallina, sono venuti in mio soccorso regalandomi un excursus storico di quattro secoli incentrato sulla città che non dorme mai!
Non fatevi spaventare dalle 981 pagine ma godetevi una insolita passeggiata nella storia accompagnati da ospiti d’eccezione, i membri della famiglia Master che testimoniano gli avvenimenti salienti di New York generazione dopo generazione dopo generazione, e dalle occasionali comparse che li affiancano.
Partendo dal lontano 1664 quando la grande mela era solo una piccola colonia olandese, rivivete le gioie delle conquiste territoriali, politiche, le espansioni e i dolori della guerra di secessione, assistete alla costruzione dell’Empire State Building, mischiatevi tra gli immigrati in transito a Staten Island, entrate nei delicati meccanismi che animano Wall Street e compartecipate del grande boom economico che rese uomini ricchi e potenti. Infine rivivete il crollo delle torri gemelle congedandovi cosi, alla soglia del 2002, dai personaggi che vi hanno tenuto cosi a lungo compagnia.
Insomma vi consiglio vivamente questo libro come utile manuale di apprendimento e alla fine, se dopo averlo letto non vi ha entusiasmato potreste sempre reimpiegarlo come zanzaricida di ultima generazione, e ora che arriva l’estate non si sa mai cosa possa essere davvero utile…”
L’ho letto poco prima di venire a NYC (quindi a fine febbraio, per intenderci) ed era la prima volta che leggevo qualcosa di Rutehrford. Fare poi il turista intorno ai luoghi che avevi letto descritti anche romanzati anziche’ solo descritti da guide turistiche e’ stato bellissimo. Ho ritrovato la Nuova Amsterdam dei primi capitoli in fondo a Wall Street (verso Battery Park), poi ho ritrovato i Master negli edifici di Park Avenue, i banchieri Morgan un po’ ovunque. Ho intuito Sarah Adler nel Memorial 11.9 e visto Salvatore Caruso cercare di prender casa a Madison Avenue.
Ma soprattutto anch’io -come nel gran finale suggerito dall’autore- ho percepito 2 parole.
“Immagina” dice il giardino degli Strawberry Fields.
“Liberta’” dice la torre.
Immagina la liberta’.
Sognalo e fallo.
Ma prima lo devi sognare.
Immaginazione. Liberta’. Sempre.
:OOOOOO devo comprarlo ma chissà se faccio in tempo a leggerlo tutto, ad agosto è programmato il mio primo viaggio nella Grande Mela, che emozione.. sogno questo viaggio da quando avevo 16 anni *_*!
grazie Laura per averci fatto leggere la mail di Marta.
me lo segno!! in questo periodo sto leggendo libri che hanno un unico filone: sono ambientati a NY! presto allora mi procurerò pure questo, grazie Marta, grazie Laura!