A Thanksgiving, che cade sempre il terzo giovedì di novembre, tutti ne aprofittano per stare in famiglia e dimostrare riconocenza per quello che si ha.
Ci siamo trasferiti a NYC nel 2007 e ogni anno i nostri amici americani chiedono premurosi dove e come passeremo il Giorno del Ringraziamento, pronti ad aggiungere un posto (o due) in più a tavola per farci trascorrere questa giornata “in famiglia“… proprio come nei film, per Thanksgiving è importante dare l’opportunità a chiunque sia solo di passare una giornata circondato dall’amore famigliare.
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Ricordo ancora la nostra prima esperienza: a tavola, di fronte alle dichiarazioni di gratitudine da parte dei presenti, mi sentivo tremendamente a disagio, mi sembrava fosse un po’ patetico, quasi un’americanata… finché, senza neppure accorgermene, mi ero ritrovata il viso rigato di lacrime di commozione ed una meravigliosa gioia nel cuore.
Oggi ritengo sia stupendo avere almeno un giorno all’anno in cui potersi riunire con le persone più care, guardarsi negli occhi e dirsi per che cosa si è grati e che ci si vuole bene ♥
– Storia e Tradizione –
Alcuni membri della Chiesa Separatista inglese, per sfuggire alle persecuzioni religiose in Patria, nel settembre del 1620 partirono dall’Inghilterra a bordo della Mayflower. Insieme agli altri passeggeri che si erano imbarcati col desiderio di trovare successo nel Nuovo Mondo, sbarcarono a Cape Cod, nel New England. Il loro primo inverno fu rigido e devastante: all’inizio del sucessivo autunno erano sopravvissuti solo 56 dei 102 arrivati.
I pellegrini, così vennero ben presto soprannominati, si insediarono nel villaggio di Plymouth e il marzo successivo ricevettero la prima visita da parte di un indiano Abenaki che li salutò in inglese.
Giorni dopo il nativo americano ritornò nel villaggio con Squanto, membro della tribù Pawtuxet, che era riuscito a scappare dalla schiavitù salendo a bordo di una nave di esploratori che partiva da Londra. Squanto insegnò ai pellegrini come coltivare il grano, estrarre lo sciroppo d’acero, pescare i pesci nel fiume, a star lontano dalle piante velenose e rese possibile un’alleanza tra i pellegrini e la tribù Wampanoag che durò una cinquantina d’anni – purtroppo unico esempio di convivenza pacifica tra i colonialisti Europei e i Nativi Americani.
Il raccolto del 1621 fu ricco e abbondante, così i coloni decisero di celebrare con una grande festa invitando anche i 91 indiani d’America che li avevano aiutati durante l’inverno precedente.
La festa, che durò 3 giorni, richiamava quella tradizionale religiosa inglese per il raccolto.
L’allora governatore William Bradford offrì ai nativi anatre e oche selvagge. Il termine “turkey”, tacchino, era usato dai pellegrini per indicare qualsiasi tipo di pollame ruspante; non si è certi se fosse davvero presente o no al banchetto di allora, mentre di sicuro c’era la carne di cervo.
Lo stesso banchetto di ringraziamento fu poi replicato il 29 giugno del 1676 dal governatore del consiglio di Charlestown, in Massachusetts, per eprimere gratitudine per la buona fortuna di cui aveva goduto la comunità… purtroppo questa volta gli indiani non erano presi in considerazione, anzi, la festa era anche per celebrare la vittoria dei coloni sui Nativi “pagani” 🙁
Un centinaio di anni dopo, nell’ottobre del 1777, in occasione della patriottica vittoria sui britannici a Saratoga, tutte 13 le Colonie decisero di festeggiare il Giorno del Ringraziamento.
Nel 1789 George Washington fu il primo ad essere in favore di una festa nazionale per Thanksgiving, nonostante ci fossero diversi pareri contrari… tra questi non molto dopo ci fu anche il Presidente Thomas Jefferson.
Fu il Presidente Abraham Lincoln, nel 1863, a proclamare Thanksgiving come un giorno di festa nazionale da festeggiare ogni ultimo giovedì di novembre.
Nel 1939, essendoci cinque giovedì a novembre, Franklin Roosevelt decise di anticipare la giornata di festa al quarto novembre anziché all’ultimo, e l’anno successivo (1940), in cui novembre era nuovamente di quattro giovedì, decise comunque di anticipare la festa al terzo giovedì.
Fu nel 1941 che il Giorno del Ringraziamento fu sancito dal Congresso come giorno ufficiale di vacanza, nel quarto giovedì del mese di novembre.
Oggi il pranzo tradizionale prevede: tacchino ripieno servito con salsa di mirtilli rossi, patate e pumpkin pie (torta di zucca).
Diciamo che la torta di zucca è l’evoluzione “moderna” del pane fritto servito con la zucca bollita servito dai coloni nel 1621. Anche le patate in realtà non erano di certo presenti al banchetto originale, visto che molti europei credevano fossero velenose.