Lunga 22 isolati, la High Line (linea sopraelevata) era una rete ferroviaria a 10 metri dal suolo, con vista sul fiume Hudson che andava da Gansevoort street (Meatpacking District) a 34th street (Chelsea). Costruita negli anni Trenta, ha permesso il collegamento da nord a sud su tutto il lato ovest dell’isola.
Carri merce di ogni tipo potevano rifornire la città di latte, carne, materiale da costruzione, etc… L’ultimo che ne ha calcato i binari, negli anni Ottanta, è stato un carro di tre vagoni pieni di tacchini congelati 😎
Dagli anni Sessanta è caduta progressivamente in disuso e in alcuni tratti è stata addirittura demolita. Il resto è stato invaso da erba, alberi e arbusti spontanei.
Di fronte al “ripossesso” da parte della natura di un tratto urbanizzato, e per prevenirne lo smantellimento causa degrado, è nato un filone chiamato agrittettura (agricoltura+architettura), che si occupa di recuperare aree industriali dismesse e “riqualificarle” nel rispetto della natura, puntando sulla biodiversità. La High Line è il concreto sviluppo di questo progetto.
Secondo quanto rilasciato da uno dei collaboratori del vecchio sindaco Giuliani, nel 2001, era in atto un progetto per la sua demolizione, ma grazie alla salita al potere di Michael Bloomberg, e al gruppo di “Amici dell’High Line” (ora anch’io e Luca ora ne facciamo parte :-)), è stato salvato e trasformato in uno spazio pubblico dalla vista straordinaria (vi consiglio di andarci al tramonto!). Una “promenade Plantée” newyorkese come idea.
La prima passeggiata per noi è stata un esperienza quasi “surreale”. In strada, la città è rumorosa, frenetica e inarrestabile, ma solo qualche metro sopra si respira un’incredibile pace.
Ok, i clacson delle macchine si sentono comunque, ma la vista di isolato dopo isolato (ognuno col proprio particolare stile –> anche i mattoni delle case cambiano), il pavimento e le panchine di legno, mi hanno dato subito un senso di tranquillità. Da lassù anche la vita di Manhattan sembra più a misura d’uomo.
Mi fa strano pensare che sia stata battezzata dai giornali “Park on the Sky” (parco sul cielo), perché a me ricorda molto di più una passeggiata su un molo (sulla città invece che sul mare) che qualcosa di simile ad un parco 😕
A giugno di quest’anno (2009) è stata aperta solo una prima sezione, di 800mt, che va da Gansevoort alla 20th street. Stanno continuando i lavori per aprire la seconda, fino a 30th street, l’anno prossimo. Non si sa ancora se ci sarà una terza sezione ancora più a nord o se l’ultima parte verrà demolita. Speriamo che i “Friends of the High Line” vinceranno anche la battaglia per l’ultima parte del progetto!
La High Line è aperta tutti i giorni dalle 7 del mattino alle 22, e ci sono diversi punti di accesso (ogni due o tre isolati); non potete mancarli, ma se avete problemi e volete usare l’ascensore dovrete salire da 14th o 16th street.
Disegnata da Field Operations con l’intervento degli architetti Diller Scofidio e Renfro, dell’ingegnere Buro Hapold, e di Piet Oudolf per le piante, ha tenuto conto anche de i consigli e delle direttive di diverse comunità di supporto del progetto.
L’High Line è un giardino forse più che un parco (con più di 200 specie diverse di piante), una vecchia ferrovia diventata chic, riammodernata promuovendo un ambiente eco sostenibile. È arte, è una nuova prospettiva di Manhattan e dell’Hudson River, è design, è storia, è una vera e propria “galleria” di New York.
Non potete essere a NY e non andarci!!!
Ci sono anche bellissime panchine/sdraie di legno sui vecchi binari, su cui potrete sostare per potervi gustare al massimo la giornata e magari tirare anche il fiato dopo shopping, musei o “pellegrinaggi” in città.
L’High Line riesce ad essere affascinante anche sotto la pioggia, col freddo e quasi deserta… potete immaginarvela sotto la neve?! Non vedo l’ora!!! 🙂
–> vedi anche: Strip Tease dalla finestra dell’albergo
Update: ora è aperta anche la seconda sezione!
Davvero interessante. Bella l’idea delle panche di legno dove sedersi a leggere il giornale. (se c’e’ una cosa che spesso manca nei parchi del giorno d’oggi sono le panchine) Bellissima la foto sotto la pioggia. La prossima volta che vengo a NY la vado a vedere di sicuro.
la neve…WOW, sotto la neve sara’ davvero bellissimo! Per adesso diciamo che e’ sicuramente la cosa migliore che la citta’ ha fatto per i suoi cittadini e non, speriamo non decidano di mettere un pedaggio… sembra troppo bello per essere gratis!
Cmq concordo, posto assolutamente imperdibile. Ora aspettiamo il post sul MeatPack! 🙂